Il Cratere del Sirente è raggiungibile percorrendo la strada di collegamento tra Secinaro e Rocca di Mezzo, posto ad una quota di circa 1.100 metri e si caratterizza da una forma ‘’a scodella’’ con diametro massimo di circa 140 metri, con un bordo rialzato di circa 3,5 metri rispetto al pianeggiante terreno circostante. Il probabile impatto è stato fissato, con datazione del carbonio, tra il IV e il V secolo d.C. e questa ‘’giovane età’’ ha preservato l’intera struttura del cratere nella maniera ottimale rendendolo, nel panorama mondiale, un caso pressappoco unico.
Dal punto di vista scientifico, sappiamo che il corpo del meteoritico al momento dell’ingresso in atmosfera ha subito una disintegrazione frantumandosi in più pezzi di cui il più grande ha originato l’attuale cratere principale, mentre i corpuscoli, di dimensioni notevolmente ridotte, hanno determinato crateri minori. La geometria e la disposizione dei crateri nell’insieme fanno ipotizzare la direzione obliqua dell’impianto, da ovest e quindi da Roma. Questo dice la Scienza, ma la ricostruzione storica dell’evento è al limite tra la storia e la leggenda.
La formazione del cratere di Secinaro è fatta coincidere con l’evento eccezionale avvenuto nell’ottobre 312 d.C. ad ovest di Roma, ovvero nella piana di Saxa Rubra. Qui erano accampate le truppe dell’imperatore Costantino e le fonti storiche documentano che proprio Costantino vide attraversare il cielo da una luce sulla quale erano tracciate le parole ‘’In hoc signo vinces’’, letteralmente “sotto questo segno vincerai”, ma rimase interdetto sul significato della visione. Lo stesso imperatore, durante la notte successiva, prima della battaglia di Ponte Milvio, ebbe in sogno un angelo che gli mostrò una croce e ripetè la frase latina sopra citata. L’imperatore Costantino interpretò il sogno come un segno divino che lo portò alla conversione nel Cristianesimo.
Aldilà della scienza o leggenda resta comunque che, il laghetto meteoritico, il maestoso Sirente, i prati che accolgono le mansuete mucche e un’atmosfera incantevole e avvolgente, fanno di questo ambiente un luogo di altri tempi.