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In sella tra le Gole di San Venanzio fino all'eremo · Maneggio il Castelluccio

Tappe
6

Lunghezza
10 Km

Durata
circa 3 h

Difficoltà
T - turistica

Quota max.
521 m

Dislivello
150 m

Minori
accompagnati

Tappa 1

Punto di partenza è il maneggio “Il Castelluccio”, raggiungibile attraverso l’omonima via in località Acqua Solfa, sita all’interno del comune di Raiano.

Tappa 2

Montati in sella, il sentiero ci accompagna verso paesaggi incontaminati avvolti dalla magica atmosfera dei boschi e dal suono più impetuoso dei corsi d’acqua che si unisce al passo cadenzato dei cavalli. Si prosegue fino a ricongiungersi con la strada provinciale dove il “ponte di ferro” anticipa uno degli scorci più suggestivi della Riserva.

Tappa 3

Da qui, lasciati i cavalli, si intraprende un trekking a piedi per scoprire più da vicino i segreti custoditi dalle Gole di San Venanzio. Caratteristica peculiare del territorio per la loro morfologia, le Gole sono state incise dal Fiume Aterno nel corso di milioni di anni. Si cammina immersi in un panorama selvaggio dominato a monte da pareti rocciose, stretti canyon e cascate, mentre a valle dal corso d’acqua e dalle numerose aree pic-nic che consentono di rilassarsi.

Tappa 4

Proseguendo lungo il sentiero, testimonianze storiche e religiose svelano la ricchezza del territorio. Quasi sfiorando le rive del fiume, si attraversa il canale di adduzione in pietra che portava l’acqua al vecchio mulino; qui, si notano ancora il sistema di archi e due delle tre ruote in pietra.

Tappa 5

L’ultimo tratto in salita ci conduce fino all’Eremo di San Venanzio dove una guida ci attende per la visita. Definito da Benedetto Croce un “ponte sospeso sul fiume”, questo luogo dello spirito collega due ripidi versanti rocciosi, nel punto in cui la valle si stringe dando origine alle cosiddette Gole, in seguito dedicate al Santo. All’interno del Santuario, da una Scala Santa scavata nella roccia si accede alla grotta dove il giovane martire dormiva e faceva penitenza. La tradizione promuove la “guarigione da contatto”, esortando i devoti ad adagiarsi sulla pietra nuda che, plasmata dal Santo, avrebbe assunto la forma del suo corpo. Parimenti, l’attiguo sedile di Santa Rina è noto per gli effetti benefici contro il mal di reni. Inoltre, grazie alla presenza di San Venanzio in questa Riserva, anche alle acque del Fiume Aterno si attribuiscono proprietà terapeutiche legate ai bisogni di protezione, salute e fecondità.

Tappa 6

Terminata la visita, e rinnovato lo spirito, si percorre il tragitto a ritroso per riprendere i cavalli e continuare la nostra passeggiata in sella. I fitti boschi si intervallano a verdi piane più ampie, mentre le acque del fiume Aterno ci invitano ad attraversarlo. Tutt’intorno la natura incontaminata sovrasta i pensieri, scortandoci fino a destinazione dove il maneggio “Il Castelluccio” attende il nostro rientro.

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Mario Rossi
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Lunghezza
10 km

Durata
circa 3 h

Difficoltà
T - turistica

Quota.max
521 m

Dislivello
150 m

Minori
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Barra enti Vivendostore

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