SECINARO (AQ) | Tutti i dettagli per un itinerario indimenticabile
Nella cornice del Monte Sirente, in posizione dominante su un colle della Valle Subequana, a 850 metri di altitudine, sorge Secinaro. In questo angolo della natura storia e mito si fondono tra preziose vestigia delle civiltà romane, quando il borgo era un insediamento degli antichi peligni superequani, e leggende di ninfe e baccanti legate al culto di Dioniso e di Cibele. La storia del nome Secinaro, avvolta da racconti leggendari, è da ricondurre alla ninfa Sicina e alla tipica danza cultuale detta Sicinnide, da cui deriverebbe “Secinae ara” ed infine Secinaro. In età medievale, tra il IX e XII secolo, le esigenze difensive del periodo prediligono nuovi siti in altura, da cui la costruzione di un insediamento fortificato dominato dal castello, oggi sostituito dalla Chiesa di San Nicola di Bari.
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Piazza degli eroi e l’Orologio della Torre

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Chiesa di San Nicola di Bari
Salendo lungo la via più interna, tra elementi medievali e rinascimentali ancora visibili sulle case, si raggiunge la Chiesa di San Nicola di Bari, racchiusa fra i possenti muraglioni dell’antico castello che ivi sorgeva. L’edificio, a navata unica con cupola su tamburo ottagonale, risale al XIV secolo e custodisce una croce processionale in argento e rame dorato, del 1554, realizzata da Vincenzo Goberna. All’esterno, si nota un portale classico rinascimentale e una lunetta circolare.
Nei locali sottostanti è collocato l’antiquarium, dove sono esposti interessanti reperti archeologici ed epigrafici.

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Chiesa della Madonna della Consolazione

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Parco Regionale Sirente Velino

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