
Castelvecchio Subequo è un ridente paesino dell’entroterra Abruzzese abitato attualmente da circa 1000 abitanti; si trova nella provincia aquilana e sorge sulla sommità di una collina, ai piedi del Monte Sirente. Pur essendo un paese piccolino vanta diverse Chiese e monumenti di pregio, un borgo antico di rara bellezza e palazzi signorili di rilevanza storica. Ed è proprio l’argomento di cui vogliamo trattare oggi: i palazzi storici presenti nel borgo antico del Paese, con particolare attenzione al Palazzo Angelone.
Il Paese di Castelvecchio Subequo

Come già accennato in precedenza Castelvecchio Subequo, il cui nome deriva dall’antico territorio denominato Superaequum, è un paese che si trova nella provincia aquilana, in Abruzzo. Fa parte di un’ampia valle abbracciata dalle catene montuose e dal solco millenario del fiume Aterno, la cosiddetta Valle Subequana, fra cui troviamo anche i paesi di Goriano Sicoli, Secinaro e Castel di Ieri. E’ inoltre uno dei più importanti centri del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino (istituito nell’anno 1989), a dimostrazione del fatto che patrimonio naturalistico e patrimonio storico-culturale si fondano perfettamente nel territorio subequano. Scopri di più su Castelvecchio Subequo con il nostro itinerario cliccando qui.
Il borgo antico e Palazzo Angelone
Il centro storico di Castelvecchio Subequo conserva ancora la struttura insediativa originaria con i suoi antichi palazzi, appartenuti a importanti e nobili famiglie locali. Fra i palazzi nobiliari di Castelvecchio Subequo troviamo Palazzo Tesone, Palazzo Valeri, Palazzo Castellato, Palazzo Ginnetti-Lucchini e Palazzo Angelone.

Palazzo Angelone (attualmente di proprietà della famiglia Acconcia di Castelvecchio Subequo) è un palazzo storico nobiliare che prende il nome dalla famiglia degli Angelone, che lo hanno abitato dall’anno 1600 circa e che poi passò nelle mani dei Samperlotti, poi ai Colabattista e agli Orsatti. Il Palazzo ha il suo accesso a piazza Campo dei Fiori e ingloba al suo interno parte del sistema difensivo medioevale, come è evidente dalla torretta che si eleva sul versante occidentale. L’edificio è composto da quattro livelli, ed è il frutto di continue modifiche apportate all’edificio negli anni: modifiche che hanno portato ad una struttura architettonica molto complessa e articolata. Il palazzo ha tre portali in pietra con chiave d’arco scolpita e al suo interno è possibile ammirare uno stemma familiare scolpito in pietra, a forma di scudo, con rappresentata un’aquila.

Nei livelli superiori del palazzo ci sono gli ambienti dedicati alla residenza, che si affacciano alla corte con un loggiato che guarda verso il Monte Sirente. Al contrario, nei piani inferiori c’erano gli spazi una volta dedicati alle lavorazioni vinicole e ancora oggi possiamo vedere al suo interno gli strumenti agricoli utilizzati per la lavorazione, come il torchio in legno, il caldaio di rame e le vasche in pietra per la raccolta del mosto. Grazie anche al ritrovamento, all’interno del palazzo, di sigilli in piombo con impresso il nome della famiglia, è stato possibile stabilire che al suo interno veniva prodotto del vino in bottiglia.
Grazie all’attuale proprietario del Palazzo Angelone, sono stati rinvenuti all’interno dell’edificio vari oggetti di rilevanza storica, come una statua lignea di San Francesco (patrono del paese), una bolla reliquaria del sacerdote Samperlotti (uno dei proprietari del Palazzo), sonetti e manoscritti di varie epoche, antichi volumi, arredi funebri, vecchi utensili e strumenti di lavoro. I ritrovamenti sono stati esposti nel Palazzo stesso in occasione di “Arti e Mestieri a Palazzo”, manifestazione nata nel 2000 che si svolgeva in estate nel borgo antico del paese. In quell’occasione venivano aperti appunto i palazzi gentilizi, ma anche le cantine e le case antiche che venivano tramutate in botteghe artigiane, spazi espositivi per mostre d’arte e presentazione di prodotti locali. Proprio per via dell’esposizione di questi oggetti e strumenti antichi di lavoro, il Palazzo viene chiamato da allora Palazzo dei Ricordi. Purtroppo l’evento artistico di Arti e Mestieri a Palazzo si è interrotto a causa del terremoto che ha travolto il nostro territorio nel 2019 e che ha apportato numerosi danni agli edifici storici, compreso il Palazzo Angelone.


Attualmente il palazzo è sotto la sovrintendenza dei beni culturali ed è stato riconosciuto patrimonio di interesse storico da tramandare alle generazioni future. Nonostante alcuni interventi fatti sull’edificio a seguito del terremoto del 1984, considerati poco adeguati, il palazzo nella sua complessità è arrivato a noi quasi inalterato. Il suo particolare interesse storico è dato dal fatto che, pur volendo nobilitare la struttura, è viva e presente la sua matrice di struttura dedita al lavoro agricolo, in particolare la produzione vinicola.
Riviviamo insieme alcuni dei momenti della mostra espositiva di Arti e Mestieri a Palazzo in questo video, che ci mostra il borgo antico di Castelvecchio Subequo con le sue rue, i palazzi storici fra cui il cosiddetto palazzo dei ricordi e le cantine aperte per l’evento.