
Foto da Abruzzo Turismo
E’ pronta a spazzare via tutte le feste, ma prima ci regalerà ancora un fine settimana di passeggiate tra gli ultimissimi mercatini, escursioni in natura, dolciumi a volontà e tradizioni. Abruzzo in tasca ritorna nel 2023 con l’Epifania e mette nella sua speciale calza la storica Sagra della Polenta rognosa a Pettorano il 6 gennaio e una tre giorni intensa di escursioni tra Parco Sirente Velino e Gole di San Venanzio con l’associazione Orsa Maggiore.
6 GENNAIO
SAGRA DELLA POLENTA ROGNOSA
PETTORANO SUL GIZIO (AQ)
Farina di mais, acqua, tempo e una buona dose di fatica. La polenta è uno dei piatti che meglio esaltano la tradizione contadina d’Abruzzo e le sue tipicità gastronomiche. Piatto povero, ma ricco di gusto e tradizioni. Nella polenta c’è, infatti, un mondo nascosto di vita antica, riti e usanze lontane pronti a svelarsi nella Sagra della Polenta Rognosa di Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila, tra i borghi più belli d’Italia. Dopo gli anni difficili della pandemia, la Sagra festeggia la sua 61esima edizione tornando a svolgersi il 6 gennaio, giorno dell’Epifania., data canonica per la manifestazione che affonda le sue radici al 1962 .
Una specialità culinaria del borgo quella della polenta rognosa con la sua storia di piatto pettoranese doc dei carbonai e una ricetta custodita gelosamente nel tempo: farina di granturco rigorosamente ricavato da mais a otto file, macinata in mulino a pietra con l’utilizzo solo di acqua del fiume Gizio, olio extravergine da olive della qualità Rustica e Gentile. Il resto lo fa una cottura lenta e la lavorazione in paioli di rame e il taglio a filo. A completare il piatto c’è un condimento generoso fatto di carne di maiale domestico tra pancetta, spuntature, salsicce e una nevicata di formaggio pecorino locale.Il nome “rognosa”, con molta probabilità, fa riferimento alla malattia procurata da un eccessivo consumo di mais o di carne di maiale (la pellagra). Secondo altri, si riferisce al termine inteso come seccatura, in quanto la preparazione risultava molto elaborata.
L’appuntamento è dalle ore 12 in piazza Umberto I dove saranno allestiti tavoli e gazebo per la degustazione, mentre si potrà godere dei canti della tradizione popolare abruzzese. L’evento sarà supportato dalle attività di ristorazione e bar di Pettorano, che renderanno omaggio alla polenta con altri abbinamenti culinari, a partire dai Mugnoli, la caratteristica verdura coltivata qui, unica in Abruzzo (vedi qui il nostro articolo), le crustole, i mognele e chezzerieje, gnocchetti di patate e mugnoli, e poi le tipiche pizzelle, la pizza di San Martino e una pregiata selezione di vini. Sarà anche un’occasione per visitare il borgo, cuore della Riserva Regionale Naturale Monte Genzana, con le sue bellezze storiche e architettoniche, tra cui il Castello Cantelmo risalente all’XI secolo.
8 GENNAIO
SULLE TRACCE DELLA PREISTORIA A RAVA TAGLIATA
GOLE DI SAN VENANZIO (RAIANO)
Per chi volesse rimettersi in movimento dopo le feste, l’associazione subequana de L’Orsa Maggiore Trekking e Ambiente propone una tre giorni intensa tra Parco Regionale Sirente Velino e Gole di San Venanzio. Si parte domani, ore 9, dal Centro Camosci di Rovere per una giornata di trekking che porterà fino al Rifugio La Vecchia, uno dei bivacchi più belli e piccoli dell’Appennino incastonato nella roccia del Sirente, in località Mandra Murata.
Il 7 gennaio, invece, sempre ore 9, dallo Chalet del Sirente si tornerà ad esplorare le Pagliare di Tione, l’antico villaggio agro pastorale custode dell’Abruzzo più lontano e testimone di paesaggi e ambienti di inusuale bellezza (vedi qui il nostro articolo sulle Pagliare).
Domenica 8, invece, escursione per piedi più esperti sulle tracce della Preistoria a Rava Tagliata, tra gli itinerari di storia ed arte più affascinanti della Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Un percorso impegnativo di 4 ore (difficoltà E) che tra la vegetazione variegata e testimonianze storiche (qui si incontra la lapide del poeta raianese Umberto Postiglione, dove era solito raccogliersi e meditare) apre al costone di roccia di Rava Tagliata. Interamente scavato nella roccia, il tratto è lungo un centinaio di metri e alto circa 3. Qui sono custodite le tracce della preistoria più incredibili del nostro territorio: sono infatti visibili pitture rupestri databili tra il Neolitico e l’età del Rame. Partenza 9.15 dal bar Aterno di Raiano.
COSTO ESCURSIONI: 15 euro
PER INFORMAZIONI Roberto 348-8998071; Milena 328-4197462